Nucara è intervenuto sulle risorse tagliate al Mezzogiorno. La questione del Ponte

Il governo si ricordi del Sud

Intervento dell'On. Francesco Nucara presso la Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera dei deputati, 8/10/2008.

Calabria e Sicilia hanno dato un contributo determinante alla riduzione di spesa del Ministero delle infrastrutture. E poco importa se, attraverso una necessaria triangolazione, quelle risorse sono andate a coprire l'abolizione dell'ICI.

Sta di fatto che le risorse sottratte al Mezzogiorno ammontano a 2.414,5 milioni di euro per il 2009. Mentre i tagli complessivi – escludendo quelli relativi alla tabella del Ministero dell'economia - a 2.098,1 milioni di euro.

Ne consegue che il Mezzogiorno non solo ha finanziato il budget del Ministero, ma ha contribuito alla manovra complessiva per l'ammontare residuo.

Si tratta ora di accelerare le procedure per l'avvio sul Ponte sullo Stretto, che non può rimanere tuttavia una cattedrale nel deserto. E' necessario che la sua realizzazione comporti una riqualificazione urbanistica e sociale delle zone che saranno interessate ai lavori. Per ottenere questi risultati occorre un coordinamento puntuale delle diverse iniziative.

Sarebbe pertanto opportuno giungere alla costituzione di una specifica Agenzia che realizzi le necessarie sinergie tra tutti i soggetti interessati e diventi l'interlocutore unico della Società per lo Stretto.

Non ho idee preconcette nei confronti del Ponte, né positive né negative. Tuttavia voglio ricordare che, di fonte a tale opera, a Messina 3336 famiglie vivono ancora nelle baracche costruite nel 1908 dopo il terremoto. Oltre al problema sociale, esiste anche un problema ambientale. Infatti, oltre a fogne a cielo aperto, crisi idrica, rifiuti lasciati per strada c'è da sottolineare che molte baracche hanno i tetti di amianto. E il Comune di Messina pretende addirittura il pagamento dell'ICI.

Il Governo deve dimostrare verso il Mezzogiorno la stessa buona volontà che dimostra per gli altri territori. Non posso non sottolineare come a Venezia siano state garantire risorse per 132,3 milioni; a Milano, per l'Expo, 30; e a Roma ben 167,7. A cui fanno da controcanto le limitate risorse per il Belice: pari solo a 38,6 milioni.

Uno sforzo maggiore dovrà essere jfatto per dare esecuzione al PIN (Programma delle infrastrutture strategiche). Il fabbisogno complessivo ammonta infatti a 81 miliardi di euro, di cui 69,4 dovranno essere reperiti nel triennio 2009 – 2011.

Ultima annotazione, infine: è l'ANAS che paga un prezzo enorme per il risanamento, con tagli che arrivano a 1.205,1 milioni di euro.